Il sogno diventa realtà


Introduction:
Il racconto narra di un uomo e una donna che hanno una relazione cibernetica, e di un ipotetico loro incontro, dopo che da tempo reprimevano le reciproche pulsioni per timore di rovinare l’amicizia. Incontro che forse diventer? reale. Narra di quando un giorno l’uomo prende l’iniziativa e si dichiara, ed esplodono entrambi in un turbinio di erotica passione, appagando tutti i desideri repressi da troppo tempo. Il racconto ? a tratti romantico, a tratti erotico, ? esplicito e coinvolgente pur non essendo mai volgare.-

Il sogno diventa realtà

Sono venuto a prenderti all’aeroporto di Milano. Appena mi hai visto mi hai  
fatto un radioso sorriso e mi sei corsa incontro. Ci siamo abbracciati  
come buoni amici, quindi ti ho accompagnata al tuo albergo.
Appena giunti in stanza, ti ho donato un bouquet di rose rosse.
Ad una rosa avevo tolto tutte le spine e ci avevo messo sopra un  
biglietto. Tu hai preso i fiori con un grande sorriso, poi hai visto  
la rosa senza spine con il biglietto attaccato. L’hai aperto e l’hai  
letto. C’era scritto “Questa sei tu. Una Rosa senza spine. Ti Amo”.
Hai appoggiato il mazzo di rose sul tavolo, lentamente ti sei  
avvicinata a me fissandomi negli occhi, in silenzio. Mi sono  
avvicinato anch’io. Ti ho guardata. E ci siamo baciati.
Sentivo la tua voluttuosa lingua accarezzare la mia, in un turbinio di  
passione irrefrenabile, come onde che si infrangono sugli scogli… Da  
troppo tempo attendevamo questo momento, e ora la nostra passione  
finalmente correva libera come un cavallo selvaggio…
Mugolavamo di piacere… le lingue penetravano fino in gola, i nostri  
cuori galoppavano sempre più forti…
Mi stringevi forte a te fino quasi a soffocarmi, io ti accarezzavo le  
guance rosa e i lunghi capelli, come mille fili di seta profumata.  
Sentivo i tuoi capezzoli ritti come spade toccare i miei. Con una  
mano iniziai ad accarezzarti i seni, quindi i capezzoli oltre alla
sottile maglietta modellata dalle tue statuarie forme. Gemevi di  
piacere. Presi coraggio e infilai le mani sotto la maglietta e ti  
sganciai il reggiseno, sempre continuando a baciarti.
Te lo sfilasti senza staccarti da me. Ti alzai la maglietta ed iniziai  
a baciarti il seno e a leccarti e succhiarti i capezzoli,  
completamente rigidi, come due piccoli chiodi. Impazzivi dal piacere.
Chinasti la testa all’indietro con gli occhi chiusi, completamente in  
estasi. Con una mano scesi e ti slacciai i jeans. quindi ti infilai la  
mano nelle mutandine… Eri bollente, completamente bagnata, fradicia  
di piacere e di voglia.
Infilai due dita nella tua fica invitante, e iniziai a muoverle  
vorticosamente, ormai gridavi di piacere, la tua mano scese ad  
accarezzarmi il pacco, reso voluminoso dalla mia eccitazione. Ti  
compiacesti del risultato e mi slacciasti anche tu i jeans.
L’erezione aveva trasformato i miei boxer in Lycra in una t-shirt.  
Infilasti dentro la tua mano e iniziasti a masturbarmi.
Impazzivamo entrambi dall’eccitazione.
Il mio membro era come una manganello. Ti staccasti da me, ti  
inginocchiasti, quindi iniziasti a succhiarlo, mugolando e gemendo più  
di prima, godendo come me.
Iniziasti a leccare dolcemente la punta. La tua morbida e vellutata  
lingua mi dava dei brividi di piacere che mi facevano fremere, poi  
ingoiasti tutto il glande, e con dolcezza iniziasti e rotearci la 
lingua attorno. Mi sembrava di svenire! Ce l’avevo grosso come non mai  
e duro come il marmo, era come un obelisco egzio, ti stava a malapena in bocca. Poi iniziasti 
anche a masturbarmi mentre continuavi a succhiare e leccare. Con  
l’altra mano mi accarezzavi le palle, facendomi impazzire. Poi
continuando a masturbarmi scendesti a leccarlo tutto, anche le palle,  
ormai ero in estasi, lo riprendesti di nuovo in bocca, stavolta  
cercando di ingoiarlo tutto, sentivo il glande che ti premeva sulla  
gola bollente, una sensazione indescrivibile… Ti esplosi come un
vulcano fiumi di sperma bollente in bocca, e tu godesti con me,
ingoiando e succhiando tutto fino all’ultima goccia, avidamente.
Ti accarezzai e ti baciai a lungo, e con il pene ancora eretto ti
presi in braccio e ti misi sul letto. Presi le tue meravigliose e  
lunghe gambe e iniziai, in ginocchio a leccarle e baciarle, salendo sempre più.
Le tue dolci, calde e profumate labbra della tua fica imploravano i miei baci come un fiore implora l’acqua…
Più mi avvicinavo a quell’oasi di piacere e più tu gemevi,  
completamente abbandonata alle mie carezze!
Arrivai alle tue cosce, tu allargasti ancora di più le gambe, ti  
apristi come un fiore che desidera il sole, e il sole arrivò.
Baciai dolcemente il tuo voluttuoso clitoride; tu fremesti ed  
iniziasti a massaggiarti seni e capezzoli. Leccai le calde e bagnate labbra della tua deliziosa vulva, infilai dentro la lingua e gustai il tuo nettare zuccherino. Era bollente come la tua passione. Iniziai a succhiarti il clitoride e a leccarlo tutto attorno dolcemente. Il tuo ano iniziò a pulsare, stavi per venire, mi ripetevi ansimante: -Sì, continua, continua…-
Lo feci, e con un lungo gemito inarcasti la schiena e mi venisti in bocca… Com’era delizioso il tuo succo, amore mio!
Infilai la lingua dentro fino in fondo per non perdere neppure una goccia del tuo delizioso miele.
Quindi mi alzai, il mio membro era infuocato, chiedeva solo te…
Lo guardasti con una certa apprensione e mi dicesti: -Fai piano…-
Lo appoggiai con il glande sulle labbra incandescenti della tua fica palpitante, poi spinsi dolcemente, essa si aprì e lo accolse in un bollente e stretto abbraccio. Lentamente cedeva alle dimensioni del mio membro, adattandosi come un guanto. Io continuavo a muoverlo con dolcezza su e giù, fino a che non sentii i tuoi muscoli cedere, quindi lo spinsi fino in fondo, tu gemesti rimanendo senza fiato, con la bocca aperta e gli occhi spalancati… Iniziai allora a muoverlo su e giù, su e giù, e tu iniziasti a gridare di piacere: -Sì… Tutto… Tutto!-
Stantuffavo come un treno. Mi chinai su di te e leccavo i tuoi
capezzoli, ti accarezzavo il viso, ti baciavo con la mia lingua che toccava la tua gola vibrante di piacere.
Sentii la tua vagina pulsare, e venesti di nuovo.
Mi girasti sottosopra baciandomi avidamente, e stando sopra di me iniziasti ad andare su e giuù. Ti raddrizzasti reclinando la testa indietro e chiudendo gli occhi, sentivo la tua fica pulsare..   
Allungai le mani e accarezzai i tuoi seni e I tuoi capezzoli…  
Venesti nuovamente inondandomi, come una cascata, dei bollenti umori del tuo piacere.
Ripetevi continuamente: -Oh amore, ohh!-
Ti sollevai e ti misi prona sul letto.
Mi chinai sopra di te e iniziai a baciarti il collo e a leccarti le  
orecchie, tu ansimavi. Scesi con la lingua lungo la schiena, avevi la pelle d’oca e fremevi di piacere. Arrivai alle tue natiche, le leccai e le baciai tutte; quindi le aprii e ammirai quel splendido fiore rosa che è il tuo ano. Iniziai a leccartelo e infilare la lingua dentro, tenendo le tue natiche aperte. Tu urlavi di piacere, inarcando il ventre per favorirmi. La tua fica era gocciolante. Tu ci infilasti dentro due dita e iniziasti a masturbarti mentre io continuavo a leccarti. Infilai dolcemente dentro un dito, era bollente… Tu  
dicevi: -Aaahhh siiii….!- lo presi come un invito e continuai,  infilando lentamente ora due dita. Le muovevo dentro di te e le giravo, tu gemevi continuando a masturbarti. Le sfilai, il tuo ano rimase aperto, ci infilai la lingua, leccando dentro e intorno… Mi dicesti: -Prendimi!- appoggiai il mio glande su quel invitante buchino rosa. Iniziai a spingere lentamente, sentivo i tuoi muscoli che lentamente cedevano alla mia azione. Tu stessa allora ti spingesti indietro facendomi entrare di colpo dentro di te. Gridasti e ti fermasti un attimo. Io rimasi immobile con il mio membro dentro il tuo stretto ed avvolgente culetto. Quindi mi dicesti: -Okay, va avanti…  
Piano… Siiii-
Lo spinsi dolcemente dentro di te, ti sentivo e godevo fino al  
cervello, il tuo culetto bollente che avviluppava tutto il mio pene mi faceva impazzire… Lo spinsi dentro tutto, tu eri senza fiato, le mie palle sbattevano sua tua fica grondante, aumentai il ritmo, tu urlavi e ti sgrillettavi come una pazza, stavi venendo, e io venni con te, versando dentro di te il mio più incandescente orgasmo.
Tu ti accasciasti sul letto completamente spossata e mi dicesti: -Oh amore mio…-
Io replicai: -Ti amo!-
Ti girai supina sul letto, mi distesi su di te, tuoi capezzoli contro i miei…
Ci baciammo completamente estasiati, chiusi gli occhi…
Gli riaprii, ero nel mio letto, completamente solo, con i miei boxer completamente fradici.
Mi feci una doccia, e andai a lavorare. Avevo ancora il tuo Profumo addosso. Ed ero in ritardo.-

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